La vocazione alla vita consacrata monfortana, essendo un dono di Dio alla Chiesa per svolgere una specifica missione ispirata dallo Spirito al suo fondatore, ha bisogno della risposta della persona chiamata e una formazione adeguata a fare del candidato il missionario che sognava san Luigi Maria di Montfort.
All’inizio di ogni percorso vocazionale si trova una certa consapevolezza della possibile chiamata da parte di Dio, e da parte del candidato un volersi “mettere in gioco” per scoprire l’autenticità di questa voce interiore e rispondere con generosità alla voce del Signore che interpella la nostra libertà.
San Luigi di Montfort nella “Preghiera infuocata” (scritta dal suo cuore infuocato dall’amore e dallo zelo per Dio), domandava alla Santissima Trinità una piccola compagnia di sacerdoti missionari, e che sotto la protezione della Vergine Maria si ponessero al servizio di Dio e della Chiesa.
Così scrive sui futuri missionari della Compagnia di Maria:
“Che cosa ti chiedo? Liberos – sacerdoti liberi della tua libertà…, Liberos – schiavi del tuo amore e del tuo volere, uomini secondo il tuo cuore… Liberos – nuvole alte sulla terra e sature di rugiada del cielo che senza ostacoli volino dovunque al soffio dello Spirito Santo…, Liberos, sempre a tua disposizione, sempre pronte a obbedire a te… Liberos, veri figli di Maria, tua santa Madre, generati e concepiti dal suo amore…, che andranno dovunque con in bocca la fiaccole ardente del santo Vangelo e il santo Rosario in mano…” (PI 7-12).
In queste poche righe della Preghiera infuocata possiamo già intravedere la fisionomia del futuro missionario monfortano come un uomo apostolico, libero e pronto a dare la propria vita a Gesù Cristo attraverso Maria e a condurre una vita fraterna nella comunità religiosa.
Se un giovane sente di essere chiamato e interpellato da Dio, e vuole intraprendere il percorso di discernimento e di formazione inziale, deve prima di tutto entrare in contatto con i padri monfortani. (in fondo della pagina troverai i contatti a cui rivolgerti e chiedere qualsiasi informazione).
Dopo un primo contatto con il promotore dell’animazione vocazionale che ha sede a Roma, o con altri padri che forse hai già conosciuto, ti indirizzeremo, secondo le necessità di una presenza più vicina a te, ad alcuni referenti a livello regionale con i quali potrai prendere il contatto per un primo discernimento e l’accompagnamento iniziale.
Oltre il promotore vocazionale a livello nazionale, che è anche referente per il centro d’Italia, abbiamo un padre referente per il Nord, con la sede a Bergamo, dove si trova la Casa Madre dei missionari monfortani d’Italia, e due referenti per il Sud, con la sede in Puglia e Calabria.

In questo periodo iniziale del discernimento, vissuto in un contesto di vita di fede stabile e ordinaria, e grazie all’accompagnamento spirituale, ai ritiri, alla preghiera personale, alla lettura degli scritti e della biografia di Montfort, i candidati potranno approfondire e discernere quella voce che sentono come chiamata alla vita religiosa monfortana.
Per iniziare il cammino formativo è necessaria una certa maturità umana e spirituale

A che età si può diventare monfortano?
Il nostro Istituto accoglie come candidati nel percorso formativo alla vita religiosa monfortana tutti i giovani orientativamente dai 18 ai 35 anni.
Certamente, oggi definire un “giovane” non è molto semplice e i criteri sono diventati elastici, però ci sembra che questo arco degli anni di vita fra 18 e 35, è il più adatto e naturale per scoprire e decidersi per un orientamento definitivo alla propria vita. Vista comunque l’unicità di ogni vocazione e di ogni persona, rimaniamo comunque disponibili all’ascolto di ognuno con la sua storia e la sua esperienza per confrontarci di volta in volta.
Non esitare a contattarci per qualsiasi tuo interrogativo o chiarimento al riguardo!
Scrivici sul nostro indirizzo mail!
Il Signore con il suo Spirito Santo e per mezzo di Maria dia luce e gioia al tuo cuore!
Padre Kristijan
E-mail: kris.zlend@gmail.com