Vai al contenuto

“Ti ringrazio, angelo santo…”

Luigi Maria di Montfort e gli Angeli custodi

Se la devozione agli angeli non è la caratteristica principale della spiritualità di Montfort, è pur vero che fin dall’inizio della sua vita egli manifesta un’autentica venerazione per gli angeli. Te­stimonia Blain: «Il fervente se­minarista proponeva ai suoi confratelli di adempiere verso i loro angeli custodi i doveri di ri­spetto, tenerezza e riconoscenza che essi meritavano e introdu­ceva la pratica di salutarli inte­riormente come esteriormente si salutavano le persone».

Ter­minava talvolta le lettere salu­tando l’angelo custode del suo corrispondente: «Saluto il tuo angelo custode» (L 7, 12,20, 33). Giunge anche a salutare «tutti gli angeli della città di Nantes» (L 33). Invitava i cristiani a pregare in modo del tutto spe­ciale il loro angelo custode (C 110). 

E’ soprattutto nei Cantici che Luigi Maria descrive la missione degli an­geli accanto agli uomini. Ac­compagnano gli uomini «per proteggerli nella vita da ogni spiacevole incidente» (C 12,18; 121,4). Fuggono da loro se ca­dono nel peccato, ma tornano subito al minimo gesto di pen­timento (C 13,43). Cantano la potenza del sangue di Cristo e proclamano la conversione del peccatore (C 98,24-26). L’uo­mo deve pregare il suo angelo custode affinché l’accompagni e lo sostenga in ogni istante (C 110), l’aiuti, lo rimproveri, l’av­verta e lo difenda contro il de­monio che cerca sempre di se­durlo (C 121,3-4). In cambio dei servizi resi, l’uomo deve ri­spettare la presenza del suo an­gelo custode (C 139,64). 

Preghiera all'Angelo custode (Cantico 110)

«Ti ringrazio, Angelo Santo,
delle tue cure e del tuo aiuto;
ti prego, continua a fare questo per me
per il resto dei miei giorni.

 

Presenta al Signore le mie preghiere,
guidami in tutti i miei passi,
reggi me nelle mie miserie,
sostienimi nei miei combattimenti.

 

Stammi sempre vicino,
sconfiggi tutti i miei nemici
perché un giorno, nella vita eterna,
uniti siamo per sempre».