«Inchinata davanti al Creatore, Maria risponde: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga in me quello che hai detto”… Ecco compiersi la più alta meraviglia del cielo e della terra, il prodigioso eccesso dell’amor di Dio: “E il Verbo si fece carne”. La Sapienza eterna si è incarnata. Dio è diventato uomo continuando ad essere Dio. E questo Uomo-Dio si chiama Gesù Cristo, cioè Salvatore»
(Montfort, AES 107-108)
Il pensiero di Dio su di noi non è andato perduto. La casa, povera casa di Nazaret… quella casa con quel bussare misterioso dell’angelo, viene a svelare che Dio continua a pensarci.
E che c’è una parola, piccolissima e grande, che ci riporta dentro il respiro del disegno di Dio, è la parola piccola e grande di Maria, una parola che attraversa tutta la Bibbia e Maria non fa che ripeterla, per sé nella casa di Nazaret, e oggi per noi a memoria, la parola “eccomi”. “Eccomi, sono la serva del Signore”. La parola che ci mette nella luce. […] La parola che dice disponibilità.
Questa la nostra vera grandezza: ogni mattina ricominciare a vivere dicendo «eccomi». Perché ogni volta che una creatura dice: «eccomi, sono la serva del Signore» è come se la terra ritornasse a fiorire. A fiorire e ad esultare di gioia».