Maria, la bellezza della fedeltà

«Tu sola sei tutta bella,
senza peccato, senza nessun difetto,
senza mai dispiacere all’Altissimo.
Perfettamente fedele in tutto,
quaggiù nel tuo cammino terreno,
notte e giorno ami Dio»

 

(Montfort, C 81,4)

La bellezza di Maria è l’evento della sua donazione, ossia della sua risposta fedele e della sua cooperazione all’iniziativa di­vina.

Maria è bella perché non si è mai allontanata da quell’amore di Dio da cui è nata. Tutta la sua vita, tutto il suo essere è un “sì” a quell’amore, è un “sì” a Dio. La bellezza di Maria non dice solo assenza di peccato, ma in positivo è la conformità al volere di Dio, la docilità allo Spirito e la sinergia con i suoi doni.

Nella bellezza di Maria si irradia la bellezza della Pasqua di Cristo, ossia il dono di sé per amore libero e gratuito. Maria è bella perché serva, schiava…d’amore del suo Signore e degli uomini!

Maria è bella perché ha offerto la sua piccolezza al Signore, non temendo di perdere sé stessa. Proprio per questo è la “tutta bella”.

Cosa vuol dire per noi contemplare oggi la bellezza amabile di Maria? Un filosofo ha scritto: «Quando l’occhio scorge qualcosa di bello, la mano vuole disegnarlo». Se nell’Immacolata noi scorgiamo il segno della bellezza, non fermiamoci alla contemplazione: disegnamola, cioè imitiamola perché la nostra vita possa divenire bella della sua bellezza. Infatti, dice il Montfort: «Mettere la Vergine fedele al primo posto / amarla, senza imitarla/ è un errore grossolano / che non si può perdonare» (C 76,3).

E la bellezza è apertura a Dio, la bellezza è accogliere Dio, la bellezza è dono a Dio e ai fratelli!