Meditazione
Grignion di Montfort è conosciuto anzitutto per la spiritualità mariana che egli propone. Tuttavia, non si tratta semplicemente di una devozione alla Madonna, ma di una vera scuola di fede, che conduce a riscoprire la propria consacrazione battesimale, a vivere nello Spirito il processo di trasformazione in Gesù Cristo, per giungere alla perfetta comunione con Dio.
Per Luigi di Montfort la vera devozione a Maria non parte dal basso, ma dall’alto; non è guidata dal sentimento e dall’emozione, ma dalla fede. È anzitutto adesione a Dio e accettazione del suo misterioso disegno. Dal momento che Dio l’ha scelta per il Figlio e per noi, noi dobbiamo solo riceverla come nostra Madre, senza esitare. Anche a noi Dio ripete come a Giuseppe: “Non temere di prendere con te Maria”.
Accogliere Maria è rispondere all’invito di Gesù e obbedire al suo volere! Noi apparteniamo a Maria e Maria è nostra perché Gesù lo ha voluto! È una relazione evangelica che impegna tutti i discepoli e non è lasciata soltanto alla pietà di chi è più devoto della Madre del Signore.
Gesù non dice a Maria: «Ecco il tuo ammiratore», ma «Ecco tuo figlio». E al discepolo amato non dice «Ecco il tuo modello», ma «Ecco la tua madre». Gesù ha voluto che Maria come “madre” si prendesse cura del discepolo amato che le viene affidato come “figlio”. Maria per Luigi di Montfort non è stata una semplice maestra che precede e traccia la strada, ma una Madre. Egli, nella sua esperienza, non ha guardato a Maria solo come a un modello da imitare, ma con lei ha sperimentato il calore di una relazione materna. La disponibilità all’influsso materno di Maria ha significato per lui assimilare gli atteggiamenti evangelici della Serva del Signore: la sua fede e la sua docilità alla Parola, la sua carità sollecita, il suo silenzio, la fortezza nella prova, la fedeltà a Gesù e al vangelo anche se costa.
Ci ottenga, allora, san Luigi di Montfort il dono di un amore filiale per Maria! Per apprendere ad accogliere e amare Maria da figli, ci invita a pregare Gesù con queste parole: «Fammi partecipare ai sentimenti di riconoscenza, di stima, di rispetto e di amore che tu nutri per la tua santa madre» (VD 75). Ci suggerisce, cioè, di guardare a Gesù per appartenere a Maria come Gesù, dipendere da Maria come Gesù, essere Gesù per Maria.