Meditazione
Con molti santi personaggi della “scuola di spiritualità berulliana”, san Luigi Maria ha condiviso lo slancio missionario di volere rinnovare e riformare la Chiesa. Se molti lo hanno voluto fare partendo dall’alto (il clero, i religiosi e religiose), san Luigi Maria ha voluto rinnovare la Chiesa partendo dal basso, cioè dai cristiani, fondando la sua spiritualità sul dinamismo del sacramento del battesimo.
Educatore del Popolo di Dio, Grignion di Montfort non ha avuto paura di sollecitare una misura alta della vita cristiana che avesse per orizzonte la santità: un buon cristiano è un santo e la sua vita di vero cristiano è plasmata dal Vangelo, faceva cantare nelle missioni parrocchiali (cfr. C 154, 1.16). Un vero cristiano deve essere ciò che il suo nome significa, deve essere un uomo santo, un Portatore-di-Cristo, un Gesù Cristo egli stesso, una sola vita con Cristo, scrive nella Lettera agli amici della Croce (cfr. LAC 4). Altrimenti, un cristiano è soltanto un “mostro inaudito”, un “fantasma di cristiano” (cfr. LAC 27).
Luigi di Montfort nella sua azione pastorale preferiva rivolgersi alle persone semplici della campagna e dei quartieri popolari della città e desiderava soprattutto responsabilizzarle circa l’esigenza di testimoniare un cristianesimo autentico e impegnato. Ciò che san Luigi di Montfort proponeva era più di una semplice vita cristiana nella sua onesta media, che presto scadeva in mediocrità! Era l’assoluto nella sua radicalità, da incarnare nelle azioni ordinarie della vita quotidiana. Per compiere tutto questo, indicava l’efficacia di una genuina devozione alla SS. Vergine come mezzo di sequela di Cristo e di perseveranza.
San Luigi di Montfort è quanto mai attuale nel suo ricordarci che la santità è nostra sicura vocazione e che tutti siamo chiamati a lasciare che la grazia del nostro Battesimo fruttifichi in un cammino di santità. Come? Ci illumina papa Francesco. Nella sua Esortazione Gaudete et Exultate leggiamo: «Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova. Sei una consacrata o un consacrato? Sii santo vivendo con gioia la tua donazione. Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù. Hai autorità? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando ai tuoi interessi personali» (n. 14).