Vai al contenuto

Maria, àncora salda

Ascolto la Parola di vita

Dal Vangelo secondo Luca (8,22-25)

E avvenne che, uno di quei giorni, Gesù salì su una barca con i suoi discepoli e disse loro: «Passiamo all’altra riva del lago». E presero il largo. Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Una tempesta di vento si abbatté sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. Si accostarono a lui e lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!». Ed egli, destatosi, minacciò il vento e le acque in tempesta: si calmarono e ci fu bonaccia. Allora disse loro: «Dov’è la vostra fede?».

Contemplo con Luigi di Montfort

Dal Trattato della vera devozione a Maria segreto (VD 175)

«Un santo paragona [Maria] ad un’àncora salda che li trattiene e impedisce loro di fare naufragio nel mare agitato di questo mondo, dove tanti periscono perché non sono agganciati a quest’àncora salda: Noi annodiamo le anime a te, nostra speranza, come a sicura àncora di salvezza. A lei maggiormente si legarono i santi che si sono salvati e a lei si agganciarono altri, perché perseverassero nella virtù. Beati dunque, e davvero beati, i cristiani che ora si aggrappano interamente e fedelmente a lei come ad ancora sicura! Gli uragani impetuosi di questo mondo non potranno sommergerli, né disperdere i loro tesori celesti».

Rifletto

Luigi di Montfort descrive la condizione umana con queste suggestive immagini: «Navigo in un mare tempestoso, / dove mille scogli mi minacciano di morte. / L’uragano e così forte e furioso, / che quasi nessuno giunge in porto» (C 114,2). E aggiunge che «è davvero una specie di miracolo se qualcuno rimane saldo in mezzo a questo impetuoso torrente senza essere o sommerso dalle onde o depredato dai pirati e dai corsari» (VD 89). Chi può compiere questo miracolo?

Luigi di Montfort riconosce che prima di tutto è Gesù a salvare da tanti naufragi. E poi, Maria, mediante la sua preghiera e lui l’ha sperimentato! Nel 1711 il missionario, su invito del vescovo vuole predicare sull’isola d’Yeu. Salpa a bordo di una scialuppa in direzione dell’isola, quando i marinai si accorgono che due vascelli corsari di Guernesey avanzano a vele spiegate verso di loro. I marinai si disperano al pensiero di essere presi e portati prigionieri in Inghilterra. Solo il Montfort è calmo, canta e recita il rosario. Alla fine, annuncia: «Non temete. Maria nostra madre ci ha esauditi, siamo fuori pericolo». Infatti, cambiano i venti e si allontanano i vascelli pirati.

Un particolare ci aiuta a disvelare in che senso Maria è àncora! Da principio l’àncora era di legno, in parte vuoto, riempito di piombo. Il piombo rappresenta Gesù, che dà peso e stabilità all’àncora; il legno è Maria perché «quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna» (Gal 4,4).

Luigi Maria nell’attribuire alle Vergine Santa il simbolismo dell’àncora sottolinea in particolare la dimensione della stabilità che sfida i movimenti delle acque e dei venti. Egli ha un vivo senso della fragilità umana e sa che l’uomo è continuamente minacciato dall’infedeltà, non solo a motivo della fragilità interiore propria, ma anche in ragione «dell’incredibile corruzione del mondo» (VD 89).  Per questo nel suo scritto L’Amore dell’eterna Sapienza per non perdere «la grazia di Dio e l’infinito tesoro della Sapienza» (AES 222) esorta a stringersi a Maria come ad àncora che conficcata sul fondo non può essere staccata, tenendo così fermo il cuore in Gesù Cristo. Il contesto è, dunque, quello della perseveranza nella fedeltà alla grazia di Dio.

Per guarire dall’incostanza, vincere le tentazioni d’infedeltà alle promesse del battesimo ed essere perseveranti nel nostro cammino dietro a Gesù, aggrappiamoci a Maria. Lei è stabile ed è quindi un punto di appoggio saldo. Essere agganciati a Maria è essere ancorati a Gesù. Come l’àncora è legata alla nave dalla catena, così ci leghiamo a Gesù attraverso Maria con la catena della fede. Una fede forte, una fede solida e salda come la sua.

Prego

«O mio Gesù,
sarei naufragato mille volte,
se tu non fossi mio timone e nocchiero
nell’evitare la tempesta
che ogni giorno minaccia la mia vita.
Dopo Gesù, Santa Vergine Maria,
trovo in te un forte e saldo appoggio.
A tutti rendo noto
che senza di te sarei già perito.
Ho posto in te tutta la mia speranza,
il mio soccorso e la mia consolazione.
Sotto le tue ali sono al sicuro
contro la carne, il mondo e il demonio».

(Cfr. Cantico 114, 14-16)