“È Dio che vi ha scelti, è la Sapienza della croce che vi guida, e il servizio amorevole fraterno la vostra norma di vita”, queste parole pronunciate nell’omelia da p. Angelo Sorti, esprimono profondamente il senso di ciò che è stato celebrato nella Chiesa Madre di Santeramo in Colle il 22 settembre 2024, in occasione della prima professione religiosa dei nostri confratelli Marcin e Mateusz. La loro chiamata ad essere missionari della Compagnia di Maria acquista ora un nuova e fondamentale tappa nel loro cammino di vita. Attraverso la professione dei consigli evangelici, Marcin e Mateusz, desiderano esprimere pubblicamente, dinnanzi al popolo di Dio, il loro “eccomi” sulle orme della Beata Vergine Maria che ha dedicato tutta se stessa al servizio divino. L’assemblea riunitasi attorno a questa celebrazione, ha partecipato con sincera commozione al rito della prima professione religiosa, esprimendo con l’affetto e la preghiera la loro vicinanza ai due neoprofessi. Marcin e Mateusz hanno potuto condividere questo momento di grazia anche con i loro familiari provenienti dalla Polonia, loro terra di origine. Il Padre di Montfort con la sua intercessione li ricolmi di quello spirito tutto fuoco che ha invaso la sua vita, rendendolo servo di tutti (cf. Mc 10, 44) sull’esempio di Gesù Cristo Sapienza Incarnata. Dopo la solenne celebrazione, tutta la comunità santermana assieme ai confratelli presenti sul territorio, si è riunita per far festa ai due neoprofessi, augurando loro ogni bene in questa nuova tappa del loro cammino che si svolgerà nello studentato internazionale a Roma. La Regina dei cuori, amorevolmente invocata da San Luigi da Montfort, attraverso la testimonianza di Marcin e Mateusz, possa ottenere dal Signore nuove vocazioni alla vita religiosa, al servizio del Vangelo e di ogni uomo.
Durante gli esercizi spirituali a Loreto, il 16 settembre 2024, otto studenti della Compagnia di Maria hanno rinnovato la loro professione religiosa in un momento di profonda spiritualità e raccoglimento. I voti sono stati posti nelle mani del padre provinciale, Angelo Sorti, durante la celebrazione della Santa Messa, un momento solenne e carico di significato. Loreto, luogo notevole per la nostra famiglia Monfortana, ha fatto da cornice a questa tappa fondamentale della loro formazione, che rappresenta il frutto dell’impegno e del cammino intrapreso durante l’anno precedente, di cui è la naturale conseguenza.
Questo rinnovamento dei voti non è solo un momento personale per i giovani religiosi, ma anche un segno di speranza e vitalità per l’intera comunità. Rappresenta un impegno rinnovato a seguire la via tracciata dal carisma monfortano, caratterizzata dal servizio umile e dall’amore per la Vergine Maria. L’intera comunità Monfortana ha vissuto questo evento con grande gioia, celebrando il cammino di fede e di consacrazione degli studenti. A conclusione di questa importante tappa, rivolgiamo loro i nostri più sinceri auguri di buon cammino per il futuro, affinché possano continuare a crescere nella loro vocazione con dedizione e impegno, e diventare luce per il mondo che li attende.
Sabato 11 maggio, nel santuario di Maria Regina dei Cuori a Roma, è stato conferito il ministero del lettorato a due seminaristi monfortani polacchi: Marek Maciejczuk e Daniel Legutko.
Questo servizio è un passo necessario, per il candidato, al fine della futura ordinazione sacerdotale (can. 1053 del Codice di Diritto Canonico) e deve essere esercitato per almeno un semestre. Corrisponde agli ordini minori preconciliari. Il Vescovo diocesano o il Superiore religioso recita sui candidati una preghiera del Pontificio e consegna loro un libro della Sacra Scrittura. L’abito liturgico del lettore nominato è l’alba; il compito principale è leggere la Parola di Dio nella comunità liturgica.
Il Superiore Provinciale della Provincia Italiana, padre Angelo Sorti, ha presieduto la solenne Eucaristia. All’inizio della celebrazione ha detto che questa è «una piccola tappa che li prepara a ricevere, se Dio vorrà e se loro vorranno, il ministero ordinato del sacerdozio» e poi ha invitato i presenti a pregare e invocare il Signore per il dono delle nuove vocazioni.
Nell’omelia Padre Angelo ha parlato dell’aspetto profetico e dell’ascolto della Parola.
Siamo invitati a diventare una comunità profetica, ad essere i segni di contraddizione. «In fondo essere profeti è essere profondamente missionari». Profeti sono i servitori della Parola. Il profeta non parla con la sua parola, ma con la Parola di Dio, a cui egli appartiene. Siamo invitati ad essere servitori e annunziatori della Parola. La Parola di Dio ti mette in crisi e ti chiede di prendere una posizione. Sottolineando l’importanza della profezia per la comunità monfortana, Padre Angelo si riferiva al numero due della Preghiera infuocata di San Luigi Maria da Montfort: «Realizza, Signore, i disegni della tua misericordia; suscita gli uomini della tua destra, così come li hai mostrati in visioni profetiche ad alcuni dei tuoi servi più grandi: Francesco da Paola, Vincenzo Ferreri, Caterina da Siena».
Il secondo aspetto è quello dell’ascolto. «A voi oggi, Marek e Daniel, non viene soltanto affidata la Parola da annunciare; ma voi stessi siete affidati alla Parola». Nella lingua greca l’azione di leggere è anche di conoscere. Riconosciamo noi stessi, come ci vede e come ci pensa Dio. Bisogna accettare il fatto di lasciarsi leggere da Dio. La nostra vita dovrebbe essere un libro aperto. Il verbo leggere si collega anche al significato di raccogliere. Ci raccogliamo nella comunità e prendiamo forma mettendoci in ascolto della Parola di Dio: non soltanto un ascolto che è un sentire, ma un ascolto che entra in profondità.
Il 27 aprile 2024, vigilia della memoria liturgica di San Luigi Maria di Montfort, il nostro caro confratello Antonio Bettoni ha ricevuto l’ordine del presbiterato nel santuario Maria Regina dei Cuori a Redona (Bg). Tutta la comunità monfortana, insieme a tutti i fedeli provenienti da diverse parti d’Italia, ha potuto celebrare con grande commozione il sì di questo nostro amico e fratello p. Antonio Bettoni. Nella celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi, le parole del Vangelo sono un vero e proprio programma di vita su cui p. Antonio potrà fondare la sua vita e il suo sacerdozio: “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla” (Gv 15,4-5). P. Antonio, originario di Villongo San Filastro, dopo aver vissuto diverse esperienza, a partire dall’oratorio, ai cre estivi, alla partecipazione delle Giornati mondiali della Gioventù, sino a intraprendere due anni di missione in Bolivia a Munaypata, lo hanno condotto ad abbracciare la vocazione dei Missionari Monfortani, sull’esempio del nostro fondatore San Luigi Maria di Montfort, sentendo profondamente la gioia e la passione di annunciare il Vangelo a quanti incontrerà sul proprio cammino. Lo stesso vescovo mons. Francesco Beschi, dopo aver visto una grandissima partecipazione di persone, e di molti giovani presenti alla celebrazione ha invitato tutti a: “gustate la meraviglia e la gioia per l’ordinazione di un amico”. A seguito della celebrazione eucaristica c’è stato un momento di festa nel salone Montfort insieme a tutti gli amici e i familiari di Antonio. La sera stessa dell’ordinazione presbiterale, la comunità di Villongo San Filastro ha accolto con grande gioia assieme ad una banda musicale, il nuovo presbitero alla Chiesa di Sant’Anna dove c’è stato un breve momento di preghiera e successivamente una breve processione verso la parrocchia San Filastro dove p. Antonio ha presieduto l’adorazione eucaristica vissuta con profonda commozione e gratitudine. Il 28 aprile, memoria liturgica del nostro fondatore San Luigi Maria da Montfort, p. Antonio ha celebrato la sua prima messa nella parrocchia di San Filastro. P. Antonio visibilmente commosso ha ringraziato tutti coloro che nel suo cammino hanno contribuito alla crescita della sua vocazione, ricordando che la sua storia è segnata da questo amore gratuito di Cristo che ha permesso ad Antonio di divenire “sacerdote in eterno”. Anche noi monfortani, assieme a quanto ha augurato anche il superiore provinciale p. Angelo Sorti: “Grazie padre Antonio, per la tua disponibilità ad aver accettato il dono del sacerdozio. Sarai aiutato dallo Spirito Santo ad essere sacerdote di Cristo per l’umanità e per sempre”.
Il 25 aprile 2024, padre Giovanni Personeni ha celebrato il suo 25° anniversario di sacerdozio nel santuario della Madonna della Cornabusa. È stata una celebrazione vissuta con grande partecipazione da parte di tutta l’assemblea presente, insieme a tutti i familiari ed amici di p. Giovanni. Erano presenti anche diversi confratelli monfortani, insieme al nostro superiore provinciale p. Angelo Sorti. Nell’omelia, p. Giovanni ha sottolineato quanto la sua vocazione sia stata davvero un cammino ricco di grazia e di benedizione, ha soprattutto sottolineato quanto la scelta di essere monfortano non è stato il frutto di un caso, ma era già presente sin da bambino come egli stesso afferma: “Quando eravamo piccoli la mamma ci faceva pregare con una immaginetta dove sul retro era riportata una preghiera che iniziava con queste parole… “Consapevole della mia vocazione cristiana io rinnovo oggi nelle tue mani o Maria le promesse del mio battesimo”. Che sorpresa quando entrando nei monfortani ho scoperto chi aveva scritto queste parole. Era la parte centrale dell’Atto di Consacrazione del Montfort. Un caso? Non credo”. Lo stesso luogo dove p. Giovanni ha voluto celebrare il suo anniversario di sacerdozio, ha contribuito ad arricchire la sua vocazione missionaria, lasciandosi accompagnare amorevolmente dalla Vergine Maria che lo ha accompagnato in tutti questi anni di sacerdozio: “Qui al santuario della Cornabusa, dove i seminaristi monfortani, gli apostolini, venivano a piedi in pellegrinaggio da Redona, dalla scuola apostolica. Qui dove la Madonna è rappresentata addolorata, nell’atto di presentarci, di offrirci il suo Figlio Gesù, che ha dato la vita per noi”. Auguriamo a p. Giovanni di continuare il suo cammino sotto la guida della Vergine Maria, affinché sia sempre un missionario “tutto fuoco”, pronto a seguire e ad annunciare ovunque Cristo Sapienza Incarnata.
Mercoledì 24 aprile 2024 le quattro comunità parrocchiali della Val del Riso (BG) si sono radunate al santuario della Madonna del Frassino in Oneta per stringersi attorno a p. Francesco Ferrari che celebrava il suo XXV di Ordinazione Sacerdotale.
Nei suoi 25 anni di ministero sacerdotale p. Francesco ha avuto modo di esercitare il suo apostolato in diverse realtà non solo d’Italia, ma anche del Brasile e della Francia; da circa 2 anni è approdato nell’Unità Pastorale della Val del Riso che riunisce le parrocchie di Gorno, Oneta, Chignolo e Cantoni; insieme a 2 confratelli monfortani (p.Angelo Epis -parroco- e p. Aldo Bolis) è vicario parrocchiale e, pure, superiore e animatore della comunità monfortana, a cui, il 18 settembre 2022, la Diocesi di Bergamo ha affidato ufficialmente la cura pastorale di questa zona dell’alta Val Seriana.
Alla solenne Eucarestia di ringraziamento, presieduta da P. Francesco, era presente una numerosa rappresentanza di fedeli delle quattro parrocchie; con lui hanno concelebrato altri 5 sacerdoti, tra cui il superiore Provinciale, p.Angelo Sorti. Nell’omelia p.Angelo ha illustrato la figura del prete facendo riferimento ad un passaggio del romanzo “Il quinto evangelio” di Mario Pomilio, concludendo che “l’omelia più bella che dice il primato di Dio nella nostra vita è la vita stessa del prete” e augurando a p.Francesco “di essere capace ogni giorno di ritrovarti in quel Gesù che ti ha chiamato e ti ha amato e continua a chiamarti e amarti”.
Dopo la celebrazione eucaristica tutti hanno potuto trattenersi con p.Francesco per un momento di rinfresco e in amicizia.
Domenica 5 febbraio Ivan e Klemen, i due giovani in ricerca vocazionale, hanno iniziato ufficialmente il loro cammino e l’esperienza nella comunità formativa del pre-noviziato a Roma.
La celebrazione del breve rito è stata presieduta da padre Angelo Sorti, il provinciale della Provincia italiana dei Missionari Monfortani.
Come accennava p. Angelo nella sua esortazione, il cammino di pre-noviziato è il tempo in cui discernere la propria vocazione e quali sono le motivazioni che spingono un giovane a decidere di affacciarsi alla vita consacrata monfortana.
È la tappa dell’innamoramento in Cristo scoprendo la bellezza e la gioia di stare con Lui; di condividere gli stessi valori e ideali con altri giovani nell’esperienza della vita comunitaria fino alla scelta definitiva di lasciare tutto per seguire il Signore e mettersi al servizio della Chiesa e del Vangelo.
Ivan è un giovane di Zagabria (Croazia) mentre Klemen di Gorizia in Slovenia.
Facciamo a loro tanti auguri accompagnandoli con la nostra preghiera e li affidiamo anche alle vostre preghiere!
Maria, Madre di tutte le vocazioni, e san Luigi Maria di Montfort, pregate per loro e accompagnateli nel loro cammino vocazionale!
Sono tre i giovani che a Santeramo in Colle (Ba) hanno iniziato l’anno di noviziato monfortano.
L’8 settembre, festa della Natività di Maria, durante la preghiera dei vespri con il semplice rito di iniziazione alla vita religiosa, Alberto, Pawel e Wojciech hanno chiesto di fare esperienza della vita monfortana, “nel desiderio di seguire perfettamente Cristo, Sapienza incarnata, secondo il carisma dei Missionari della Compagnia di Maria”.
Il padre maestro, p. Luciano Nembrini, accogliendo la domanda di Alberto, Pawel e Wojciech ha rivolto loro parole di incoraggiamento, invitandoli a guardare al “sì” di Maria e, sull’esempio di Luigi di Montfort a osare rischiare per Dio: solo così si può fare qualcosa di bello e di grande per Lui, nella consapevolezza che è Dio a chiamare, scegliendo ciò che per il mondo è debole e stolto, ciò che è nulla per realizzare il suo disegno di amore.
Alberto, Pawel e Wojciech hanno, quindi, ricevuto dalle mani del maestro il volume delle Opere di san Luigi Maria di Montfort, con l’invito a conoscere gli insegnamenti del Fondatore perché siano essi ad accompagnare i loro passi in questo tempo di grazia, conversione e configurazione a Gesù per mezzo di Maria.
Ecco una breve presentazione dei tre novizi.
Alberto Moreno. «Vengo da Madrid, ho 37 anni. Nato in una famiglia cattolica, ho frequentato la scuola dai Legionari di Cristo. Ho, poi, studiato ingegneria delle telecomunicazioni, mettendomi allo stesso tempo a servizio della parrocchia come catechista e membro di un gruppo giovanile.
Nel quarto anno di studi un pellegrinaggio a Medjugorje ha dato una svolta alla mia vita, aprendomi la prospettiva della vita sacerdotale. Poco dopo ho conosciuto la spiritualità monfortana grazie ad alcuni religiosi che in parrocchia hanno presentato la consacrazione a Gesù per Maria, da me abbracciata.
Nell’estate del 2019, sempre a Medjugorje, vengo a conoscenza dell’esistenza della Compagnia di Maria, grazie all’incontro con un missionario monfortano con cui intraprendo il cammino di discernimento. In seguito, nel 2020 maturo la scelta di lasciare il lavoro di ingegnere e inizio l’anno di postulandato presso la comunità di Roma».
Paweł Wojtala. «Sono nato il 21 maggio 1995 a Dąbrowa Górnicza, in Polonia, nella parrocchia della Beata Vergine Maria degli Angeli, famoso santuario mariano della diocesi di Sosnowiec.
Dopo il liceo classico, nel 2014 inizio gli studi di pedagogia e mi metto a servizio delle comunità parrocchiali e diocesane come animatore dei bambini e dei giovani nel Movimento Luce-Vita. Approfondisco la spiritualità mariana frequentando i ritiri organizzati dalla Confraternita della Regina di Polonia presso il Santuario di Częstochowa, consacrandomi a Gesù per mezzo di Maria secondo gli insegnamenti del “Trattato” di San Luigi Maria di Montfort. Solo in seguito ho conosciuto i Padri monfortani quando nel 2016 hanno aperto la loro prima casa religiosa in Polonia.
Al termine degli studi avverto la chiamata del Signore a seguirlo a cui rispondo positivamente. Nella fase di discernimento colgo segni costanti che mi orientano verso la Congregazione dei missionari monfortani. Così, nel dicembre del 2019 inizio la mia esperienza nella comunità di Częstochowa, proseguendo il cammino formativo nel postulandato di Roma».
Wojciech Meiser. «Sono nato il 7 agosto 1999 a Tarnowskie Gory, in Polonia, e ho conosciuto i padri monfortani nel gennaio 2019 in occasione di un ritiro nella comunità di Częstochowa.
Da lì inizia per me un cammino di rinnovamento della mia vita cristiana. Frequento regolarmente la comunità e incomincio ad avvertire in me la chiamata alla vita sacerdotale.
A fine agosto 2019 vengo accolto nella comunità di Częstochowa per il primo anno di postulandato. Alla fine di giugno 2020 raggiungo la comunità di Roma per continuare il mio cammino di formazione in vista dell’entrata al noviziato».
Chiediamo una preghiera particolare per Alberto, Pawel e Wojciech.
Come già dicevamo nel nostro precedente articolo, il periodo o il percorso di formazione iniziale è composto da varie esperienze e tappe formative attraverso cui il candidato cercherà di conoscere, approfondire e maturare la propria vocazione alla vita religiosa monfortana fino ad essere pronto a dare alla sua scelta la conferma definitiva con i voti perpetui. Cercheremo di dare una breve descrizione di ogni tappa formativa delineando le loro finalità.
1. L’ANIMAZIONE VOCAZIONALE E L’ASPIRANDATO
È la tappa di un primo contatto degli aspiranti con i sacerdoti monfortani referenti all’animazione vocazionale e l’accompagnamento dei candidati. In questo periodo, la persona interessata è invitata a fare un discernimento della sua vocazione attraverso il percorso di preghiera, l’accompagnamento spirituale e delle esperienze periodiche di vita comunitaria in una delle nostre comunità. Al termine di questo periodo, il candidato decide di continuare il suo percorso passando alla tappa successiva entrando nel pre-noviziato.
È il periodo di tempo in cui il candidato continua il discernimento della propria chiamata in modo più diretto vivendo stabilmente nella comunità formativa del pre-noviziato insieme con i padri e gli altri candidati, al fine di approfondire il desiderio del candidato di “stare con il Signore” e confrontarlo con lo stile di vita della Compagnia di Maria.
Il programma del pre-noviziato ha inoltre lo scopo di introdurre il candidato alla vita religiosa monfortana e prepararsi al noviziato. Durante questa tappa incomincia a fare delle valutazioni e con l’aiuto del formatore verifica l’autenticità della sua chiamata. Questo tempo offre al candidato la possibilità di scoprire la storia, il carisma e la spiritualità monfortana, come anche di sviluppare le capacità e attitudini alla vita fraterna e comunitaria. Al termine del pre-noviziato, il candidato chiede di essere ammesso al noviziato.
Questa tappa del pre-noviziato ha una durata da uno a due anni e si svolge nella nostra comunità di postulandato a Roma in Via Cori.
Contatti
Kristijan Zlender Via Cori 18A – 00177 Roma E-mail: kris.zlend@gmail.com
3. NOVIZIATO
Contatti
Luciano Nembrini Via Ladislao 28 – 70029 Santeramo in Colle BA E-mail: luciano.nembrini@tiscali.it
È il periodo di preparazione ai voti religiosi al modo di vivere, di pregare e di essere missionari monfortani. Il suo scopo è quello di preparare il novizio alla sua totale consacrazione a Dio per la missione della Chiesa attraverso il carisma proprio della Compagnia di Maria.
Il noviziato è un periodo privilegiato, centrato sulla spiritualità, la preghiera, conoscenza della storia, del carisma e delle costituzioni della Compagnia di Maria, del significato dei voti e della vita religiosa. È il periodo favorevole per intensificare lo sviluppo della vita spirituale personale attraverso la preghiera interiore, personale e comunitaria, la meditazione e contemplazione della Parola, come anche per verificare l’idoneità e le capacità pratiche nel vivere la vita comunitaria insieme con altri confratelli. In questa fase i novizi sono invitati a vivere un’autentica esperienza di Dio guidati dal carisma e spiritualità di San Luigi Maria di Montfort.
Il noviziato dura un anno e si trova a Santeramo in Colle in provincia di Bari. Al termine di questo periodo, il novizio emette i suoi primi voti tempranei di obbedienza, castità e povertà.
4. STUDENTATO O IL PERIODO DI PROFESSIONE PERPETUA
È il periodo più lungo e decisivo che si estende dalla professione dei primi voti fino a quelli perpetui. È un tempo di maturazione della vocazione religiosa. In questa tappa formativa, ci si concentra sulla preparazione alla professione perpetua e al sacerdozio, in un sano equilibrio tra vita comunitaria, apostolato, preghiera e studio.
È il tempo per rileggere la propria esperienza religiosa, per verificare l’equilibrio affettivo personale raggiunto, il senso di appartenenza alla Compagnia di Maria e l’adesione profonda alla missione nella Chiesa secondo lo spirito apostolico di san Luigi di Montfort.
Ha una durata di 5-6 anni, in cui si svolgono gli studi di filosofia e teologia. In questa fase il religioso cerca di acquisire le conoscenze e le capacità necessarie per rispondere alla missione della Congregazione, sia come fratello che come sacerdote. Al termine della formazione iniziale nello studentato il professo emette i voti solenni o perpetui, e chi ha scelto la strada del sacerdozio, in seguito riceve l’ordinazione diaconale e sacerdotale.
Lo studentato si trova a Roma con la sede in Via Romagna.
Contatti
Gianangelo Maffioletti Via Romagna 44 – 00187 Roma E-mail: g_maffioletti@libero.it
Che cos’è la formazione iniziale in un Istituto di vita consacrata? Essa è la prima fase del percorso formativo che un candidato, e poi come professo temporaneo, è chiamato a percorrere per diventare e vivere come religioso.
Questa fase iniziale nei Missionari monfortani riguarda il tempo di formazione che inizia con i primi passi del discernimento vocazionale ed entrata nell’aspirandato e pre-noviziato e si estende fino alla Professione perpetua e l’Ordinazione sacerdotale.
È il tempo in cui il giovane approfondisce e scopre con sempre maggiore chiarezza la propria vocazione e le motivazioni che stanno dietro la sua scelta di voler diventare missionario monfortano; e con sempre maggiore libertà cerca di confermare questa sua scelta, sentendo questa chiamata sempre più radicata nel suo cuore come propria vocazione.
Nel processo della formazione iniziale, come anche nella formazione permanente (che è la tappa successiva che comprende necessaria formazione continua del consacrato per il resto della sua vita), ci sono in particolare cinque dimensioni attraverso le quali la persona, con l’aiuto dei formatori e il padre spirituale, potrà verificare la propria crescita e maturazione alla vita consacrata monfortana. Esse sono: Dimensione umana, spirituale, intellettuale, apostolica, e la dimensione della vita religiosa e comunitaria.
Sono cinque dimensioni in cui crescere per giungere alla trasformazione e assimilazione del cuore e della mente a immagine di Cristo Sapienza.
La vita consacrata è un cammino di crescita che abbraccia l’intero arco dell’esistenza, dai primi passi fino alla consegna finale di sé. È all’interno di questo processo continuo che trovano posto e significato le varie fasi evolutive e le tappe formative, attraverso le quali il missionario Monfortano cercherà di realizzare la piena conformazione a Cristo Sapienza. In questo cammino di trasformazione in Cristo, sull’esempio del Fondatore san Luigi di Montfort, egli riconosce ed accoglie la Vergine Maria come maestra e guida (cfr. Ratio I, 146).
Il percorso della formazione iniziale viene poi suddiviso in varie tappe e passaggi che segnano un progressivo cammino verso la realizzazione di una vocazione monfortana.
Queste tappe nella Compagnia di Maria sono:
L’animazione vocazionale con l’esperienza dell’aspirandato;
Il pre-noviziato,
Il noviziato,
Il periodo di professione temporanea o di studentato
La formazione nell’Istituto dei missionari monfortani della Provincia italiana si svolge interamente in Italia nelle tre comunità formative. Inoltre, la nostra formazione ha il carattere di internazionalità. Così la Provincia italiana della Compagnia di Maria include anche le comunità provenienti dalla Croazia e dalla Polonia. I candidati che provengono da questi due paesi, attualmente anche da altri paesi d’Europa, dopo la fase iniziale del primo contatto e dell’aspirandato vissuto nel paese d’origine, continuano il loro percorso formativo in Italia, nelle varie comunità di formazione.
L’intero percorso formativo fino alla professione perpetua e l’ordinazione sacerdotale ha durata di circa 8 anni.