Vai al contenuto

Maria, via immacolata

Ascolto la Parola di vita

Dal vangelo secondo Giovanni (14,5-6)

Disse Tommaso [a Gesù]: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

Contemplo con Luigi di Montfort

Dal Trattato della vera devozione a Maria (cfr. VD 218)

«Vedo tanti devoti e devote che cercano Gesù Cristo, chi per una via e una pratica, chi per un’altra. E spesso, dopo aver lavorato molto durante la notte, devono ammettere: «Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla». Si potrebbe dire loro: «Avete seminato molto, ma avete raccolto poco. Gesù Cristo è ancora molto debole in voi». Per la via immacolata di Maria e con questa pratica divina che io insegno, si lavora di giorno, si lavora in luogo santo e si fatica poco. Non c’è notte in Maria, perché in lei non ci fu mai né peccato né la minima ombra di colpa. Maria è un luogo santo, anzi il Santo dei santi, dove i santi si sono formati e modellati».

Rifletto

In un’ampia sezione del Trattato, Luigi di Montfort presenta otto motivi per apprezzare e scegliere la vera devozione a Maria (cfr. VD 135-182). Il quinto è il seguente: «Questa devozione è una via facile, breve, perfetta e sicura, per arrivare all’unione con Nostro Signore, in cui consiste la perfezione del cristiano» (VD 152). Montfort quasi sfidava i suoi lettori quando scriveva: «Mi si tracci una via nuova per andare a Cristo… Io preferisco la via immacolata di Maria» (VD 158), quella cioè seguita da Cristo stesso. E invitava quanti volevano progredire nella via della perfezione ad entrare in questo cammino (cfr. VD 168) perché: «In questa amabile creatura [Maria] l’anima troverà solo Dio, senza creature» (SM 20), poiché «non è più Maria che vive: soltanto il Cristo, soltanto Dio vive in lei» (SM 21).

Quando il Padre di Montfort parla di Maria come “via”, “strada”, “cammino” sottolinea la natura autentica della devozione mariana: non è il traguardo ultimo, ma un mezzo per tendere all’unione con Cristo perché Maria sempre ci porta a Gesù. All’apostolo Tommaso, che non riesce a capire quale sia la strada che unisce Dio all’uomo, Gesù indica sé stesso: «Io sono la via» (Gv 14,5-6). Gesù non è una proposta tra le altre, bensì è “la via”, l’unica, di accesso al Dio vivo e vero. E Luigi di Montfort lo afferma con forza: «Gesù Cristo …è la sola via che ci deve condurre» (VD 61; cfr. 67). Maria, quindi, non è una strada parallela. La via di Gesù ha condotto anche lei perché tutta la sua vita è stata seguire il Figlio!

Maria è via in quanto modello di chi sceglie sempre liberamente il cammino di Dio. Ha il compito di indicarci la strada, se mai ci capitasse di smarrirla. Come quando per giungere ad una mèta chiediamo le indicazioni ad una persona del posto che meglio conosce la strada, così ci rivolgiamo a Maria perché meglio di tutti conosce come arrivare a Gesù.

Maria ci sollecita a verificare costantemente se stiamo seguendo Gesù con coerenza oppure se l’esperienza di fede è andata smarrendosi o si è bloccata lungo la strada. Per questo, ci invita Papa Francesco: «Non stanchiamoci di lasciarci guidare da Lei che ci conduce sempre alla fonte originaria e alla pienezza dell’autentica, infinita bellezza, quella di Dio, rivelatasi a noi in Cristo, Figlio del Padre e Figlio di Maria» (20 novembre 2014).

Prego

«Tutto per mezzo di te
e niente senza di te, o Maria:
è il mio segreto per diventare santo».

«Vengo a te Maria, per trovare Dio.
Vado a Gesù attraverso di te.
Mai sarò rifiutato».

«Voglio essere in Paradiso?
Conducimi tu, Vergine Santa;
che io giunga alla méta ultima
attraverso il sentiero che sei tu».

(cfr. Cantico 75,9; 77,18; 104,12)