Due nuove comunità apostoliche per la provincia italiana
Il Superiore Generale ha recentemente autorizzato l’apertura di due nuove comunità per la Provincia di Italia. A seguito di un lungo discernimento e in risposta al voler “osare rischiare per Dio e l’umanità ” la Provincia italiana infatti ha accettato l’affidamento dell’unità pastorale “Val del Riso” nella diocesi di Bergamo e del santuario della “Madonna di Caravaggio in Codogno”, nella diocesi di Lodi. Queste due nuove fondazioni si collocano nel clima del 350° anniversario della nascita di Montfort e del 75° anniversario della sua canonizzazione.
Riguardo al santuario della Madonna di Caravaggio in Codogno, il 26 settembre è stata firmata la convenzione tra il vescovo di Lodi, Mons. Maurizio MALVESTITI, e il Superiore Provinciale
p. Mario BELOTTI, per un periodo ad experimentum della durata di tre anni. Tale convenzione prevede l’incarico di svolgere i seguenti servizi:
1. Animazione pastorale nel santuario detto della Madonna di Caravaggio in Codogno,
2. Confessione e direzione spirituale per tutti: laici, preti e religiosi/e,
3. Percorsi di preparazione alla consacrazione a Gesù Cristo per le mani di Maria,
4. Disponibilità alle richieste dei parroci della diocesi per la predicazione mariana,
5. Disponibilità alle richieste di sostegno alla pastorale ordinaria da parte del parroco delle parrocchie della città di Codogno ed eventualmente viciniori.
Impegnati in questa nuova avventura apostolica sono i confratelli P. Orazio ROSSI e P. Fabio LOCATELLI.
Il 17 settembre ha segnato l’inizio dell’affidamento alla nostra Congregazione della responsabilità parrocchiale dell’unità pastorale “Val del Riso”. È stato il vescovo di Bergamo, Mons. Francesco BESCHI ad interpellare i Monfortani consegnando loro questo mandato.
L’unità pastorale comprende quattro parrocchie e un santuario mariano: S. Martino a Gorno, S. Maria Assunta a Oneta, S. Antonio abate a Cantoni, S. Bartolomeo apostolo a Chignolo, e il santuario Madonna del Frassino. Di seguito i tre obiettivi di questa fondazione in risposta anche alle attese del vescovo:
1. Testimonianza di una comunità religiosa–presbiterale impegnata nella realizzazione del tema della diocesi, “In cammino verso una parrocchia fraterna, ospitale e prossima”.
2. Animazione pastorale nel santuario della Madonna del Frassino, che include accoglienza dei fedeli e disponibilità all’ascolto attraverso il sacramento della riconciliazione e la direzione spirituale.
3. Diffusione della “vera devozione” a Maria secondo lo spirito di san Luigi–Maria di Montfort.
Assegnati a questo ministero sono P. Angelo EPIS (parroco), P. Aldo BOLIS (vicario parrocchiale) e P. Francesco FERRARI Jr. (collaboratore parrocchiale).
In una lettera circolare rivolta ai confratelli della Provincia, il Superiore p. Mario BELOTTI ha ringraziato i cinque confratelli che hanno generosamente aderito a questi progetti augurando loro ogni bene pastorale, sostenendoli con l’incoraggiamento e la preghiera.
P. Marco PASINATO, SMM

Padre Eugenio, direttore della Missione: «Io per primo, credo con tutti voi, vogliamo nella profondità del nostro cuore, sicuramente ancora più felice, ringraziare il Signore, lo Spirito Santo per il dono di questi giorni. La missione popolare! Sono certo di una cosa, che lo Spirito Santo, in modi diversi, ha sicuramente toccato il cuore di tutti. La missione non finisce, ogni giorno della nostra vita è la gioia e il coraggio di dire a tutti che Dio ci ama e che siamo suoi Figli, anche quelli lontani, anche quelli dispersi, tutti siamo suoi Figli. Per la comunità di Bonavigo e Orti il meglio dovrà ancora venire, nell’attesa di celebrare ancora un momento così, vogliamo dire “Grazie Signore, io sento che vado a casa domani, più felice perché ti ho incontrato nel volto di queste persone, sapendo che ho ricevuto di più di quello che miseramente ho potuto dare”. Stimolo per la missione testimoniale che deve continuare, non c’è tempo da perdere, da domani mattina, subito!!!Camminando accanto ad ogni persona».
Padre Evaristo: «È stata una grazia entrare nelle vostre case e io mi porto nel cuore questa certezza, questa esperienza che ho vissuto.
P. Giovanni Crippa: «Aprendo la missione, alle parole del vescovo Giuseppe Zenti che invitava ad interiorizzare di più la nostra fede, avevo aggiunto che noi, padri monfortani, venivamo per portare Gesù Cristo.